Il file robots.txt è un semplice file di testo che viene utilizzato per indicare ai crawler dei motori di ricerca quali pagine o directory di un sito web consentire o bloccare dall’indicizzazione.
Come Si Utilizza Il File Robots.Txt Per I Motori Di Ricerca?
Questo file va posizionato nella root directory del dominio, all’indirizzo www.miosito.com/robots.txt.
Le direttive principali che possono essere utilizzate nel file sono Allow e Disallow, entrambe seguite da percorsi di directory o da singoli URL.
Ad esempio, la riga “Disallow: /cart/” andrebbe a bloccare l’indicizzazione di tutte le pagine presenti nella directory “/cart/” di quel sito. Mentre “Allow: /blog/” permetterebbe l’indicizzazione della directory “/blog/”.
È anche possibile utilizzare il carattere asterisco “*” come wildcard per pattern di URL. Ad esempio, “Disallow: /tag/*” bloccherebbe tutte le pagine contenenti “/tag/”.
Il file robots.txt non è uno strumento di blocco di sicurezza, ma piuttosto una direttiva che la maggior parte dei crawler dei motori di ricerca rispetta come buona pratica, evitando di accedere alle pagine indicate come bloccate. Tuttavia non garantisce una protezione assoluta.
Questo file è utile principalmente per impedire ai crawler di accedere a pagine inutili o danneggiabili per la SEO se indicizzate, come: pagine di risultati di ricerca interni, cartelle temporanee, pagine con troppi parametri URL dinamici, pagine duplicated o versioni vecchie in caso di rilasciamento di nuovi siti.
Tuttavia, bloccare troppe pagine valide con il file robots.txt può al contrario essere dannoso per la SEO, impedendo l’indicizzazione di contenuti importanti e diminuendo la visibilità sui motori di ricerca.
L’ideale è utilizzare robots.txt con parsimonia e attenzione, dopo un’analisi approfondita di tutte le pagine, e solamente per bloccare contenuti davvero inutili ai fini SEO. È anche possibile utilizzare la direttiva “Noindex” all’interno dei tagdelle singole pagine quando necessario.
In definitiva, avere un file robots.txt ottimizzato, che blocchi solo contenuti chiaramente inutili o dannosi per l’indicizzazione, può migliorare l’efficienza del crawling e massimizzare la copertura di indicizzazione per le pagine importanti.
Al contrario, un eccessivo numero di pagine bloccate causerebbe l’esclusione di contenuti rilevanti dai risultati di ricerca.
Per questo è raccomandabile utilizzare robots.txt con attenzione e monitorarne nel tempo gli effetti sull’indicizzazione tramite Search Console. Un approccio conservativo e selettivo nel bloccare pagine è l’ideale per un impatto positivo sulla SEO.